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31/05/15

La nuova Jaguar XE [Presentazione di Roma]

Su invito di Jaguar noi di Not Your Kind Of Driving ci siamo recati al party organizzato a Roma, per la presentazione della nuova Jaguar XE.
La nuova berlina della casa inglese dovrà competere con le tre case tedesche del segmento D: BMW con la serie 3, Mercedes-Benz con Classe C ed Audi con la A4. Ma Jaguar ha ben due assi nella manica da giocare, un telaio in alluminio e il nuovo motore quattro cilindri denominato "Ingenium".

La forza dell'alluminio: Utilizzando l'alluminio per la scocca i vantaggi sono molti come ad esempio la riduzione in generale del peso ed il conseguente aumento delle performance, tutto questo senza compromettere la resistenza dell'auto che viene garantita da una elevata rigidità torsionale di 22kNm/deg. L'auto ha un ottimo CX, pari a solo 0,26 che insieme ad un cambio automatico a 8 marce mantiene i consumi ridotti a circa 3,8 L/100 km.





La tenuta di strada dell'auto è elevata grazie alla distribuzione del peso della Jaguar XE che si avvicina a 50:50, più il peso è al centro della vettura più è reattiva e facile da portare in curva, tutto grazie anche all'uso dell'alluminio ad altra resistenza RC5754 della nuova generazione Jaguar, basata sulla nuova tecnologia Highly Advanced Aluminium.

Il test drive: Jaguar ci ha invitato ha provare la nuova XE e ci ha davvero stupito!
Il modello in prova era la R-Sport con il motore da 2.0 cc l4 turbo-diesel E-Performance da 163 cv, forte di un' accelerazione da 0-100 Km/h in 8.4 secondi e una velocità massima di 227 Km/h.

La prima cosa che ci è piaciuta guidando la nuova XE è stato il cambio automatico a 8 marce, anche usando la funzione Sequential Shift, abbiamo visto che le cambiate sono rapide, senza sobbalzi e non abbiamo riscontrato problemi di fluidità.
Ottimo anche l'assetto dell'auto, sopratutto usando l'opzione Dynamic, dove l'auto diventa più rigida per favorire una guida più grintosa.
In configurazione comfort si viene sempre coccolati e le buche dell'asfalto romano vengono tranquillamente filtrate dalle sospensioni, sia nella parte anteriore che in quella posteriore dei passeggeri.
Interessante anche il sistema multimediale completamente rinnovato, ci è piaciuto per la grafica intuitiva e per la dimensione notevole dei pulsanti virtuali a schermo. All'avanguardia la possibilità di connettere il telefono e comandare le applicazioni di questo.

Per chi vuole osare di più, può scegliere la Jaguar XE-S equipaggiata con un motore 3.0 cc V6 abbinato ad un compressore volumetrico che sviluppa la potenza di 340 cv e 450 Nm di coppia massima sempre accompagnata dal notevole cambio automatico a 8 rapporti.


04/05/15

[Top Marques] Montecarlo Automobile - Carlo Chiti Stradale 90

In occasione del Top Marques di Monaco era presente lo stand della Montecarlo Automobile, una casa automobilistica monegasca fondata nel 1983 dall'imprenditore Fulvio Maria Ballabio, pilota automobilistico e campione di motonautica.

L'auto di cui tratteremo oggi è la Carlo Chiti Stradale 90, una supercar che rende omaggio all'ingegnere Carlo Chiti che ha lavorato per Ferrari e Alfa Romeo dove dirigerà il reparto corse fino al 1985 quando, assieme ad altri progettisti, fonderà la Motori Moderni
L'origine del nome: la denominazione Stradale sta ad indicare che questo modello è un'evoluzione della vettura da competizione a cui sono state apportate una serie di modifiche volte all'utilizzo su strada, soprattutto per renderla omologabile. Invece il numero 90 si riferisce all'età che avrebbe avuto l'ingegnere Carlo Chiti nel 2014. 
La supercar è l'ultima evoluzione del progetto Centenaria, prima supercar creata nel 1990 dalla casa monegasca e la prima al mondo ad essere concepita con una monoscocca chiusa in fibra di carbonio. 

La Carlo Chiti Stradale 90 monta un propulsore Alfa Romeo V6 da 3.000 cc da 300 cv accoppiato a due motori elettrici posizionati sull'asse anteriore che vengono alimentati dal gruppo batterie posizionato nel tunnel centrale dell'auto. L'energia viene prodotta anche dal generatore calettato direttamente sul motore e recuperata dal sistema frenate che la reindirizza alle batterie. 
Ricordiamo che il motore V6 è alimentato da un sistema a metano, frutto dell'esperienza in pista della divisone sportiva, Montecarlo Racing Team valorizzando così il tema dell'ecologia, molto a cuore al principato di Monaco.


Interni 100% racing: Entrando a bordo si respira tutto lo spirito delle corse, saltano subito all'occhio la fibra di carbonio e la leva del cambio sequenziale, mentre i finestrini sono in plexiglass per ridurre ulteriormente il peso dell'auto! Anche se è un'auto dalle caratteristiche racing, può circolare tranquillamente per le strade monegasche.

L'estetica dell'auto è caratterizzata da un corpo vettura in fibra di carbonio con una linea molto slanciata e sono presenti alcuni dettagli della carrozzeria che riprendono lo stile Alfa Romeo dei modelli da corsa, come le griglie posteriori e la presa d'aria sul tetto. 

Un anticipazione sul prossimo progetto della casa monegasca: sarà la Giulietta Montecarlo, prodotta in serie limitata e basata sulla Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde. Equipaggiata con un motore 1750 turbo portato a 330 cv è coadiuvato da due motori elettrici montati al posteriore, ciascuno da 27 cavalli. 

Ringraziamo la Montecarlo Automobile per loro disponibilità e cortesia.